già. cos’altro sono, se non miracoli? accorgersi, d’un tratto, di avere ripreso orari normali: a letto entro mezzanotte, sveglia entro le nove; di avere ritrovato la concentrazione e l’organizzazione: spunte su libri da leggere che sono stati letti; di avere smesso di mangiarsi le unghie: accontentandosi, al momento, dello smalto trasparente, in attesa che crescano ancora un po’ per tornare al nero. e, tra una tempesta e l’altra, uno strano, insolito senso di calma. con schubert in sottofondo.