qualche giorno fa, ricevo una foto per mail: una bottiglietta di schweppes sul tavolo di un locale. così mi metto a raccontare: “sai, sabato scorso ho ordinato un gin tonic e quando mi sono trovata davanti la bottiglietta di schweppes, ho cominciato a spiegare che non tutte le schweppes sono uguali, che se volessi potrei disegnare una mappa dei locali in relazione alle schweppes che ci ho bevuto. e sono andata avanti per una mezzora buona, imbattendomi in un muro di indifferenza, perplessità e incomprensione”. e mi sento rispondere: “sabato scorso, io ho ordinato una schweppes. e ho spiegato più o meno le stesse cose, imbattendomi più o meno nella stessa reazione. per questo ho scattato quella foto”. sono piccole magie che rendono superfluo, quasi volgare, chiedersi perché siamo amici da quasi quindici anni.
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